Studio dentistico Di Nardo

Odontoiatria conservativa

Cura della carie a Roma Nord -Fleming

Quali sono i vantaggi degli allineatori trasparenti?

L’odontoiatria conservativa si occupa della diagnosi, del trattamento e della ricostruzione dentale per ripristinare estetica e funzionalità. 

Un approccio conservativo garantisce che il dente naturale restaurato possa continuare a svolgere le proprie funzioni senza ricorrere a soluzioni invasive e più radicali come l’uso di protesi. 

Il trattamento della carie dentale è una procedura inizia con la rimozione del tessuto infetto dal dente. Si passa quindi alla fase di disinfezione dell’area da trattare e quindi alla fase di ricostruzione vera e propria del dente cariato. 

A seconda della situazione, sceglieremo un tipo di ricostruzione differente.

9

Otturazioni dentali: eseguite con compositi altamente avanzati, materiali in grado di replicare consistenza e aspetto del tessuto dentale e indicati di solito per carie di lieve e media entità.

9

Intarsio dentale: generalmente quando la carie è molto estesa il composito può non rivelarsi sufficientemente solido. Ricorriamo quindi ad un blocchetto di ceramica opportunamente sagomato per ricostruire la parte di dente naturale rimossa. 

Endodonzia

Salvaguardia dei denti e cura canalare

In cosa consiste l’endodonzia?

 L’endodonzia, si occupa del tessuto interno del dente, più nello specifico della parte viva che conferisce sensibilità al dente.

In odontoiatria, quando si parla di terapia endodontica, generalmente ci si riferisce alla cura canalare, che si rende necessaria quando la polpa si infiamma o si infetta a causa di carie profonde, traumi o interventi invasivi.

Fasi del trattamento endodontico

Devitalizzazione dentale

Il trattamento endodontico o cura canalare, escludendo la rimozione del tessuto dentale esterno infetto in caso di carie, consiste fondamentalmente in due fasi:

Pulizia accurata del canale radicolare che consiste nella rimozione di tutto il tessuto vitale interno dal dente (polpa e nervo). La rimozione deve essere approfondita: è importante che i canali radicolari siano privi di qualsiasi traccia di tessuto per evitare nuove infezioni nel tempo (recidive). 

In seguito avviene l’otturazione tridimensionale del canale radicolare con materiale inerme che escluda qualsiasi rischio di future infezioni. 

Quando bisogna fare la devitalizzazione?

Questo trattamento è necessario quando una carie raggiunge la polpa viva, in caso di necrosi della polpa, traumi e fratture dentali o anche in caso di vecchie otturazioni molto profonde, ma che per via del tempo sono inefficaci e mettono a rischio la salute del dente perché infiltrate. 

In presenza di un granuloma, cioè tessuto infiammato intorno all’apice della radice dentale, o di una cisti, la devitalizzazione è generalmente risolutiva. Può succedere che in casi particolari, in cui la guarigione non avviene, si debba ricorrere all’asportazione della punta della radice tramite intervento. 

Esistono, infine, casi in cui può essere necessario devitalizzare un dente per necessità ricostruttive come per l’impiego di una protesi dentale o nel caso di una eccessiva sensibilità dentale al caldo e al freddo.

GDPR